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STOP alle supplenze brevi nelle scuole medie e superiori!

  • Confronto Scuola
  • 23 ott
  • Tempo di lettura: 1 min

Con la nuova Legge di Bilancio 2026, arriva una stretta importante: per le assenze dei docenti fino a 10 giorni non si potranno più chiamare supplenti esterni.

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A sostituire i colleghi dovrà essere solo l’organico interno, cioè i professori già in servizio nella scuola, compresi quelli del potenziamento.

La misura, inserita nell’articolo 105 della manovra, modifica la legge della “Buona Scuola” e punta a ridurre i costi delle supplenze brevi e a rendere più efficiente la gestione interna. Niente cambia invece per la scuola primaria e per i posti di sostegno, dove i dirigenti potranno continuare a nominare supplenti esterni.

Dietro questa decisione ci sono motivazioni economiche, ma le conseguenze potrebbero essere pesanti: più carico di lavoro per i docenti di ruolo e meno occasioni per i precari, che spesso contano su questi incarichi brevi per lavorare.

Previsto anche un monitoraggio quadrimestrale delle assenze e delle spese per le supplenze, con eventuali risparmi che potranno essere reinvestiti nel Fondo per il miglioramento dell’offerta formativa, fino al 10%.

 
 
 

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