top of page

Orientamento scuola secondaria di II grado: arriva la lettera di Valditara alle famiglie dei ragazzi di terza media per aiutarli a scegliere

  • Immagine del redattore: Debora De Patto
    Debora De Patto
  • 21 nov
  • Tempo di lettura: 2 min
ree

Una lettera indirizzata a tutte le famiglie degli studenti di terza media: è questo il nuovo strumento messo sul tavolo dal Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, per accompagnare la scelta della scuola superiore.


L’annuncio è arrivato durante il Salone nazionale dello studente di Roma, dove il ministro ha illustrato la sua idea di orientamento “concreto”.


La lettera vuole essere una sorta di bussola aggiornata al mercato del lavoro: le specializzazioni più richieste, le competenze che le aziende cercano con più insistenza, le qualifiche che aprono più porte e i percorsi formativi che garantiscono un buon allineamento con tutto ciò. Si sta persino valutando – ha rivelato Valditara – di inserire anche le retribuzioni di primo ingresso, perché in alcuni casi sarebbero “estremamente interessanti”.


L’obiettivo dichiarato è aiutare le famiglie a orientarsi in un momento cruciale, evitando scelte frettolose o fatte “a sentimento”.


Per il ministro, questa lettera è “un atto di attenzione” e “il primo passo verso il successo formativo”.


La filosofia è limpida: rendere l’informazione utile e trasparente, evidenziare il legame tra scuola e lavoro, offrire una panoramica delle prospettive economiche.


Un messaggio diretto ai genitori, spesso chiamati a fare scelte impegnative già quando i figli hanno 13 anni e un’identità ancora in piena costruzione.


Naturalmente, l’iniziativa solleva anche qualche interrogativo.

Se l’ago della bussola punta tutto sulle retribuzioni d’ingresso, che fine fa l’idea di un’educazione che guarda allo sviluppo personale?

Le competenze devono davvero valere solo per quanto “monetizzabili”?


La lettera di Valditara apre così un dibattito più ampio: come orientare senza trasformare la scelta della scuola in un automatismo tra studio e impiego, senza ridurre l’adolescenza a una tabella Excel.


Una scelta fatta a tredici anni merita tutte le informazioni possibili, ma anche il rispetto dei tempi, dei dubbi e delle possibilità che ancora devono fiorire.

 
 
 

Commenti


bottom of page