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Concorso Docenti PNRR3, assegnazioni delle sedi: l’abbinamento resta invariabile, disagi per i candidati

  • Immagine del redattore: Debora De Patto
    Debora De Patto
  • 14 nov
  • Tempo di lettura: 2 min
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In vista delle prove scritte del concorso docenti PNRR3, molti candidati stanno segnalando difficoltà legate all’assegnazione delle sedi.

Nonostante la presenza di aule informatiche nella propria provincia di residenza, diversi partecipanti sono stati collocati in sedi distanti, anche in altre province della stessa regione. Una situazione che comporta spostamenti, pernottamenti fuori sede e costi aggiuntivi, con conseguenti disagi organizzativi.



Come avviene l’abbinamento candidato-sede


Entro il 3 novembre è stato completato il censimento delle aule informatiche disponibili presso gli Uffici Scolastici Regionali (USR), destinate allo svolgimento delle prove concorsuali del personale docente per l’anno scolastico 2025/2026. L’assegnazione dei candidati alle sedi di prova viene effettuata in base alla disponibilità delle aule individuate e ai criteri logistico-organizzativi definiti dal Ministero.

Tuttavia, anche in presenza di postazioni libere in provincia, non è raro che l’abbinamento comporti lo spostamento in un’altra località della stessa regione, con inevitabili disagi per i partecipanti.



Differire la prova: casi eccezionali


Rimane valida la possibilità di differire la prova per le candidate in gravidanza o in allattamento impossibilitate a partecipare nella data stabilita.

Solo l’USR Sicilia e USR Calabria finora ha permesso la richiesta di sede viciniore in casi documentati e circoscritti.


L’USR Calabria ha specificato che:

“I bandi non contemplano il trasferimento della sede di prova. È stata tuttavia prevista la possibilità, per categorie specifiche di candidati, di richiedere l’assegnazione di una sede vicina alla propria abitazione, nei termini indicati dall’avviso del 3 novembre scorso.”

Al di fuori di tali circostanze, non è prevista alcuna modifica della sede assegnata.


L’USR Sardegna ha chiarito che:

“Le richieste di variazione non possono essere accolte. Le normative e le disposizioni amministrative vigenti non prevedono questa possibilità e, per motivi organizzativi legati al complesso abbinamento tra aule e candidati, al numero elevato di partecipanti e ai termini previsti per le convocazioni, non sarebbe attuabile.”

Il quadro che emerge conferma un’organizzazione fortemente vincolata da limiti logistici e tempistiche serrate.


Nonostante le segnalazioni dei candidati, le possibilità di modifica restano minime: l’abbinamento tra sede e partecipante è considerato definitivo, salvo rarissime eccezioni.


Una situazione che, ancora una volta, solleva interrogativi sulla gestione dei concorsi pubblici nel settore scolastico, dove l’efficienza amministrativa sembra spesso scontrarsi con le esigenze pratiche e umane dei docenti coinvolti.

 
 
 

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