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Carta docente 2025/26, Valditara: “Nessun taglio, anzi vogliamo potenziare la misura. Alla fine della prossima settimana comunicherò come intendiamo procedere”.

  • Immagine del redattore: Debora De Patto
    Debora De Patto
  • 6 ott
  • Tempo di lettura: 2 min
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Il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha assicurato il mantenimento delle risorse per la Carta del docente e ha annunciato l’intenzione di ampliare gli ambiti di utilizzo del bonus da 500 euro.


Durante un suo intervento, il ministro ha spiegato che il fondo “non subirà riduzioni” e che il Ministero è al lavoro per recuperare ulteriori risorse con l’obiettivo di rafforzare le finalità della misura.


“Alla fine della prossima settimana – ha aggiunto – comunicherò nel dettaglio come intendiamo procedere”.


Bonus confermato e platea ampliata: dentro anche i supplenti al 31 agosto


Con il decreto Scuola n. 45/2025, la Carta del docente è stata estesa ai precari con contratto al 31 agosto, rendendo strutturale il riconoscimento del bonus anche a questa categoria. “L’abbiamo estesa a tutti”, ha ricordato Valditara, sottolineando come il provvedimento abbia segnato un cambio di passo rispetto al passato.


Pur tra le strettoie di bilancio segnalate dal ministro dell’Economia Giorgetti, Valditara ha garantito che non ci saranno tagli compensativi e che il Ministero punta, al contrario, a un rafforzamento complessivo della misura.



La Corte di Giustizia UE: “Esclusione dei supplenti brevi illegittima”


Nel frattempo, continuano a emergere le questioni legate ai precari con contratti al 30 giugno e contratti brevi, nonostante la sentenza della Corte di Giustizia dell’Unione Europea (causa C-268/24), abbia stabilito che escludere automaticamente i supplenti brevi dal bonus è contrario al diritto europeo.


La Corte ha richiamato l’Italia al rispetto del principio di non discriminazione tra lavoratori a tempo determinato e indeterminato. Tuttavia, il Governo non ha ancora adeguato la normativa e continuano i ricorsi individuali dei docenti precari per ottenere l’accesso alla Carta.



Ancora esclusi i contratti al 30 giugno e le supplenze brevi: continuano i ricorsi


Nonostante lo scorso giugno la Camera abbia approvato un Ordine del giorno del Movimento 5 Stelle che impegna il Governo a intervenire per sanare questa disparità, al momento nessun passo concreto è stato compiuto in questa direzione.


Proseguono, dunque, i ricorsi individuali dei docenti, volti a far valere il principio di parità di trattamento.



Importo confermato, ma non blindato


Il Ministero conserva la possibilità di rivedere annualmente l’importo accreditato ai docenti. I 500 euro restano la cifra di riferimento, ma non è escluso che in futuro possano esserci modifiche legate alle disponibilità di bilancio.



 
 
 

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