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Valditara dice addio all'Esame di Stato e ritorno della Maturità: più centralità e valore al colloquio orale

  • Immagine del redattore: Debora De Patto
    Debora De Patto
  • 31 lug
  • Tempo di lettura: 1 min

di Debora De Patto

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Il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha incontrato l’Ufficio di Coordinamento Nazionale dei Presidenti di Consulta, consolidando un confronto ormai regolare con i rappresentanti degli studenti. Al centro dell’incontro, svoltosi ieri, una visione di scuola orientata all’innovazione, al benessere e alla partecipazione attiva.


Tra i temi affrontati: l’intelligenza artificiale applicata alla didattica, il potenziamento della rappresentanza studentesca, la salute mentale nelle scuole, l’educazione alle relazioni e l’apertura del sistema scolastico all’internazionalizzazione.



La nuova Maturità: ritorno alla centralità del percorso umano e formativo


Uno dei passaggi chiave dell’intervento del Ministro ha riguardato la riforma dell’Esame di Stato, che tornerà a chiamarsi ufficialmente Esame di Maturità. Una scelta simbolica che punta a restituire alla prova finale un significato più profondo. In particolare, sarà il colloquio orale a diventare centrale: non solo per accertare conoscenze disciplinari, ma anche per valutare il livello di autonomia, responsabilità e crescita personale raggiunto dallo studente.

Valditara ha chiarito che l’obiettivo è mettere “la persona al centro” del processo educativo, riconoscendo il valore formativo complessivo del percorso scolastico.



Sostegno psicologico e appuntamenti internazionali


Il Ministro ha ribadito l’impegno del Ministero nel rafforzare i servizi di supporto psicologico nelle scuole, destinati sia agli studenti sia ai docenti, con interventi mirati sulle esigenze specifiche delle singole realtà. In chiusura, ha annunciato due importanti eventi in programma per ottobre 2025: il Summit internazionale sull’intelligenza artificiale nella scuola, che si terrà a Napoli, e il Giubileo dell’Educazione, entrambi pensati come spazi di riflessione sul futuro dell’istruzione e della formazione.

 
 
 

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