Televisita per il certificato di malattia e ricette valide fino a 12 mesi: le novità in Gazzetta Ufficiale
- Debora De Patto
- 10 dic
- Tempo di lettura: 2 min

È stata pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 281 del 3 dicembre la legge 2 dicembre 2025, n. 182, che introduce nuove misure di semplificazione e digitalizzazione rivolte a cittadini, imprese e professionisti sanitari.
La normativa entrerà in vigore il 18 dicembre e contiene due innovazioni rilevanti per l’attività dei medici di medicina generale e per i lavoratori, in particolare sul fronte della certificazione di malattia e della prescrizione dei farmaci per patologie croniche.
Il provvedimento modifica l’articolo 55-quinquies del D.Lgs. 165/2001, riconoscendo la piena equiparazione tra certificato medico rilasciato in presenza e certificazione emessa da remoto tramite televisita. Si tratta di un intervento che, nelle intenzioni del legislatore, punta ad ampliare l’accesso ai servizi sanitari ed eliminare incombenze per lavoratori e medici.
Certificato medico da remoto
La possibilità di rilasciare certificati di malattia attraverso teleconsulto è disciplinata dall’articolo 58 della legge. Il certificato emesso online avrà il medesimo valore di quello prodotto dopo visita fisica, purché effettuato tramite applicazioni e piattaforme certificate. Non sarà ammessa infatti una semplice videochiamata su WhatsApp.
La Federazione italiana dei medici di medicina generale ha però chiarito che la misura non è immediatamente applicabile. La norma rinvia a un accordo da definire in Conferenza Stato-Regioni, che dovrà stabilire modalità operative e situazioni nelle quali la telecertificazione sarà consentita. Fino a quando tale accordo non verrà adottato, rimarranno valide le regole attuali, che prevedono l’accertamento diretto delle condizioni del paziente.
Restano inoltre confermati gli obblighi e le sanzioni già previste per certificazioni false, sia effettuate di persona sia online.
Ricette ripetibili fino a 12 mesi per terapie croniche
L’articolo 62 introduce un’altra novità attesa da pazienti e professionisti: la possibilità di prescrivere farmaci per patologie croniche con validità fino a un anno. L’obiettivo è ridurre la frequenza delle richieste di rinnovo della ricetta, alleggerendo sia gli ambulatori sia i pazienti con terapie continuative.
Anche questa misura richiederà un decreto attuativo del Ministero della Salute, da emanare entro 90 giorni dall’entrata in vigore della legge, con l’obbligo di non generare nuovi costi per la finanza pubblica. Fino all’adozione del decreto, le prescrizioni continueranno a seguire le regole vigenti.
È inoltre prevista la possibilità di accedere ai farmaci prescritti direttamente tramite documentazione ospedaliera (dimissione o referto di pronto soccorso), senza attendere un’ulteriore ricetta del medico di famiglia.
Come funzioneranno le nuove ricette
La ricetta "ripetibile" dovrà indicare posologia, quantità di confezioni e periodo massimo di copertura (non superiore a 12 mesi). Il farmacista erogherà ogni volta un quantitativo di farmaco sufficiente per circa 30 giorni di terapia, trasmettendo la dispensazione al medico curante.
Il medico potrà in qualunque momento intervenire sulla prescrizione, sospendendola o modificando la terapia, ad esempio in caso di variazione dello stato clinico o scarsa aderenza del paziente.




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