SUPPLENZE SU SOSTEGNO: IL RUOLO DELLA “FASE ZERO” NELLA CONFERMA DEL POSTO

Nell’ambito delle supplenze annuali, la cosiddetta fase zero riveste un'importanza decisiva per i docenti che aspirano alla conferma su posto di sostegno, soprattutto se già assegnatari di tale tipologia di incarico nell’anno scolastico precedente.

Che cos’è la Fase Zero

La fase zero è una simulazione preliminare effettuata dagli Uffici Scolastici Territoriali (UST) prima dell’assegnazione ufficiale delle supplenze. In questa fase, il sistema verifica l'assegnabilità dei docenti in base alle 150 preferenze da loro espresse nella domanda informatizzata.

 

Conferma sul Posto di Sostegno: Come Funziona

Se, secondo la simulazione della fase zero, un docente risulta nominabile su uno dei posti richiesti — anche su posto comune o su un grado di istruzione diverso — potrà essere confermato sul posto di sostegno già ricoperto l’anno precedente.

In pratica:

• L’UST “congela” temporaneamente il posto ottenuto nella simulazione.

• Il docente viene confermato sul sostegno, garantendogli continuità didattica.

• Il posto assegnato inizialmente nella fase zero viene liberato e reso nuovamente disponibile per altri candidati.

 

Quando la Conferma non è Possibile

Se il docente non rientra tra i nominabili in fase zero, non potrà essere confermato sul posto di sostegno, anche se l’ha occupato l’anno precedente. Inoltre, l’accesso alla fase uno sarà consentito solo per completamento orario, qualora nella conferma sia stato assegnato uno spezzone (cioè un incarico a orario ridotto).

 

Perché è Determinante

La fase zero è quindi la chiave per ottenere la continuità sul sostegno, a condizione che:

·       Il docente abbia svolto incarico su sostegno l’anno precedente;

·       Risulti nominabile nella simulazione, anche se su un altro tipo di posto.

Essere “nominabili” in fase zero non significa ottenere l'incarico definitivo in quel momento, ma acquisire il diritto alla conferma su sostegno con le stesse caratteristiche dell’anno precedente.