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La Lega rilancia la proposta di abolire l’obbligo vaccinale per l’accesso a scuola: “Ci riproveremo”

  • Immagine del redattore: Debora De Patto
    Debora De Patto
  • 22 ago
  • Tempo di lettura: 2 min

di De Patto Debora

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La Lega torna a mettere in discussione l’obbligo vaccinale per l’ingresso a scuola, ponendo al centro del dibattito la legge Lorenzin del 2017. «Ci riproveremo – ha dichiarato il senatore Claudio Borghi a Repubblica – allineandoci agli altri Paesi, visto che la normativa italiana rappresenta un’eccezione». Il partito aveva già tentato di intervenire nel 2024 con un emendamento al decreto sulle liste d’attesa, senza ottenere modifiche sostanziali.


La legge Lorenzin, introdotta per contrastare il calo delle coperture vaccinali e contenere la diffusione di malattie prevenibili come il morbillo, prevedeva 12 vaccinazioni obbligatorie per bambini e adolescenti da 0 a 16 anni, condizionando l’accesso a nidi, scuole dell’infanzia e primarie. Fin dalla sua approvazione, la norma ha generato tensioni tra sostenitori della salute pubblica e movimenti contrari, che hanno sollevato questioni relative alla libertà educativa e ai diritti costituzionali.


Un elemento critico della legge è la clausola di revisione triennale, concepita per aggiornare l’elenco dei vaccini obbligatori sulla base delle evidenze scientifiche e della situazione epidemiologica. Tale revisione non è mai stata attuata, alimentando critiche sulla rigidità della normativa.


Sul piano internazionale, la situazione è eterogenea. Paesi come Francia e Slovenia hanno introdotto obblighi simili con sanzioni precise, mentre in Stati come Germania, Spagna e Paesi Bassi l’approccio si basa sulla persuasione e sulla responsabilizzazione dei cittadini, ottenendo comunque alti livelli di copertura grazie a campagne informative efficaci e a un rapporto di fiducia consolidato con le autorità sanitarie.


Borghi ha precisato che qualsiasi proposta dovrà confrontarsi con gli alleati di governo, ma la posizione della Lega è chiara: si tratta di avviare un nuovo dibattito politico e culturale sul bilanciamento tra tutela della salute pubblica e libertà individuale, con l’obiettivo dichiarato di eliminare l’obbligo vaccinale nelle scuole italiane.

 
 
 

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