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Immissioni in ruolo: se rifiuto la sede assegnata, devo ripetere il concorso?

  • Immagine del redattore: Debora De Patto
    Debora De Patto
  • 27 lug
  • Tempo di lettura: 2 min

di De Patto Debora

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In questi giorni si stanno svolgendo le operazioni di immissione in ruolo del personale docente, che – salvo imprevisti – si concluderanno entro il 31 luglio. Tra i dubbi più frequenti dei candidati emerge una domanda cruciale:cosa accade se si rifiuta la sede assegnata? È necessario ripetere il concorso?

La risposta è netta e non lascia margini di incertezza: rifiutare la sede equivale a una rinuncia formale alla nomina, con la conseguente decadenza dal ruolo e la cancellazione dalla graduatoria.



Cosa prevede la normativa


Secondo quanto stabilito dall’art. 2, comma 2 del D.lgs. 45/2025,

"la mancata accettazione della sede assegnata equivale a rinuncia alla nomina ed è causa di cancellazione dalla graduatoria relativa all’insegnamento per cui la nomina è stata conferita."

Pertanto, non è possibile rifiutare la sede con l’intenzione di attendere una sistemazione più favorevole l’anno successivo: chi rinuncia viene definitivamente escluso dalla graduatoria e perde il diritto all’assunzione per quella procedura concorsuale.



Le tempistiche da rispettare


Dopo l’assegnazione della sede, il candidato ha 5 giorni di tempo per comunicare l’accettazione o il rifiuto. In caso di rinuncia, il posto viene immediatamente assegnato al successivo candidato in graduatoria.



Una scelta da ponderare con attenzione


È comprensibile che alcune sedi possano risultare scomode o difficili da raggiungere, soprattutto per motivi familiari o logistici. Tuttavia, è bene ricordare che la rinuncia comporta la perdita definitiva del posto ottenuto attraverso il concorso, con l’unica possibilità di reinserimento rappresentata da una nuova partecipazione a una futura procedura concorsuale.

Accettare una sede meno favorevole oggi potrebbe significare entrare comunque nel sistema scolastico e avere successivamente l’opportunità di richiedere un trasferimento. Rinunciare, invece, significa ricominciare da zero.


La scelta è personale e dipende dalle singole circostanze, ma è importante agire con piena consapevolezza: rifiutare la sede equivale a perdere il frutto del concorso superato. Chi rinuncia, infatti, non potrà essere richiamato né conservare il diritto all’immissione in ruolo.

 
 
 

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