ATA 2025/26: nelle domande di immissione in ruolo arriva l’opzione “rinuncia” – ecco cosa comporta
- Debora De Patto
- 10 ago
- Tempo di lettura: 1 min
di De Patto Debora

Le procedure per le immissioni in ruolo del personale ATA per l’anno scolastico 2025/26 stanno per entrare nel vivo. Tra Direttori dei Servizi Generali e Amministrativi (DSGA) e gli altri profili ATA, le assunzioni a tempo indeterminato supereranno complessivamente le 10.000 unità.
Come già avvenuto negli anni passati, le istanze si presenteranno esclusivamente tramite la piattaforma ministeriale Polis – Istanze online, seguendo i turni di convocazione che saranno pubblicati dagli Uffici scolastici provinciali.
La novità 2025: l’opzione per rinunciare
Quest’anno, all’interno della domanda, sarà presente un campo aggiuntivo dedicato alla rinuncia. Chi non intende accettare la nomina potrà dichiararlo espressamente in questa sezione. In assenza di rinuncia esplicita, per chi non presenta domanda entro i termini previsti verrà attribuita una sede d’ufficio.
Le conseguenze della rinuncia
La scelta di rinunciare al ruolo non è priva di effetti. L’articolo 559 del D.Lgs. 297/1994 stabilisce che la rinuncia alla nomina comporta la cancellazione dalla graduatoria da cui è stata conferita. In pratica, chi rinuncia viene escluso dalla graduatoria ATA 24 mesi, perdendo ogni possibilità di nuova nomina a tempo indeterminato da questa lista. Per rientrare in graduatoria, sarà necessario ripartire dalla terza fascia, con tempi e procedure più lunghi.




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