Al via l’algoritmo GPS 2025: da oggi, 25 agosto, parte la “fase zero” con le conferme dei docenti di sostegno
- Debora De Patto
- 25 ago
- Tempo di lettura: 2 min
Aggiornamento: 28 ago
di De Patto Debora

GPS 2025, parte l’algoritmo: via alla fase zero con le conferme sul sostegno
Da oggi, 25 agosto, entra nel vivo l’algoritmo GPS 2025, con l’avvio della fase zero. Si tratta della simulazione preliminare che servirà agli Uffici scolastici provinciali per verificare le conferme dei docenti di sostegno. L’avvio arriva dopo la chiusura della mini call veloce – giudicata poco efficace per il numero limitato di posti coperti – e delle assegnazioni provvisorie.
Bollettino zero entro fine agosto
Il Ministero non ha fissato una data ufficiale di partenza, ma ha stabilito che entro il 31 agosto dovrà essere completato il bollettino zero. Considerato che quest’anno l’ultimo giorno del mese cade di domenica, ogni giornata diventa cruciale per rispettare il cronoprogramma. L’obiettivo è garantire le prime nomine e le prese di servizio già dal 1° settembre, almeno nelle province meno numerose.
Una simulazione senza pubblicazione
La fase zero non porterà subito a bollettini pubblici: sarà una prova interna per verificare che i docenti che hanno dato disponibilità alla conferma sul sostegno siano effettivamente nominabili, anche su posto comune o su grado diverso. In caso di esito positivo, l’insegnante riceverà una notifica via e-mail e sull’app IO. Alcuni Uffici scolastici, come quello di Catania, hanno già concluso assegnazioni provvisorie e utilizzazioni, e risultano quindi più pronti a partire.
Province a velocità diverse
Come spesso accade in queste procedure, l’Italia viaggerà a due velocità: le province più grandi dovranno fare i conti con una maggiore complessità e potrebbero accumulare ritardi, mentre quelle più piccole avranno tempi più rapidi. In ogni caso, entro la fine di agosto dovranno essere ultimate le verifiche sul sostegno, così da passare ai bollettini per tutti gli altri docenti precari.
Le critiche sulla conferma del sostegno
Il Ministero auspica che non emergano errori o intoppi, ma la procedura è già al centro del dibattito. La conferma del docente di sostegno su richiesta delle famiglie è considerata da molti un meccanismo ingiusto: c’è infatti il rischio che alcuni insegnanti con punteggi più alti vengano scavalcati da colleghi con punteggio inferiore. L’amministrazione difende la normativa, convinta che possa assicurare continuità agli studenti con disabilità, anche grazie al sostegno di associazioni come FISH. Resta però da capire se l’algoritmo riuscirà a garantire davvero equità ed efficienza nelle nomine.




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